venerdì 21 gennaio 2011

To the opposite part of the world

Come mi dice il mitico Asto, il viaggio fino alla Nuova Zelanda è durato 25h09m, 36h contando le ore di attesa, 48h sommando il fuso che è esattamente di 12 ore. Due giorni esatti per andare dalla parte opposta del mondo. Giorno e notte per me sono rovesciati.
Sulla tratta fino a Dubai ho conosciuto 2 simpatiche signore, Sonia e Gabriella, che andavano in India e una delle quali mi raccontava delle magie di Sai Baba, che tra l'altro è molto apprezzato anche da Don Miguel Ruiz.
L'areoporto di Dubai (29 gradi) è enorme, mi pare abbia 260 gate, nel duty free si trovano cellulari alla modica di 50.000 euro, pupazzi di cammelli, mc donalds, e anche un finto mini-parco con un fiume e qualche palma.



Nella tratta fino a Singapore ho scambiato qualche parola con un indiano, fino a Brisbane con un simpatico ragazzo australiano di cui non capivo un cippa di caxxo... il che non mi ha fatto piacere.
Ho provato a dormire un po all'aeroporto di Brisbane (24 gradi e pioggia). La mattina poi mi hanno fatto un po' di storie come a Venezia, hanno voluto vedere il bliglietto di uscita per l'Australia, il visto per l'Australia... poi numeri con le hostess della Emirates, qualche foto, una anche con il comandante, e infine ho chiacchierato una mezz'oretta con Valentina, una hostess italiana de Roma, molto simpatica. Mi ha detto che sono 11.000 le hostess della Emirates, da tutto il mondo, con la loro particolare divisa.
L'amicizia con il comandante non mi ha però permesso di togliermi gli scarponi durante il viaggio!
Ad Auckland (23 gradi e nuvoloso) ho trovato Dianne ad aspettarmi.



Nessun commento:

Posta un commento