lunedì 24 gennaio 2011

A piedi nudi nel parco

Non potevo non riprendere questa citazione in italiano.
A piedi nudi nel parco. Per mi chi mi conosce un po', sa che ho portato in giro questo spettacolo per una decina di volte con il teatro fuori rotta.
Oggi ho giocato a calcio a piedi nudi nel Victoria Park di Auckland, con una ventina e poi anche di più di ragazzi brasiliani, giapponesi e di altre parti del mondo.
C'era anche un saudita di nome Abdul. Volevo spiegargli che in ufficio mi hanno chiamato per tanto tempo Abu, ma non so se avrebbe capito.
Ma facciamo un passo indietro.
Da sabato sera qui ha diluviato, ci è entrata l'acqua in casa e ha bagnato la moquette, e non so quando si asciugherà. La sera abbiamo cenato io, Hanna e Sebastian e poi ho avuto una fantastica discussione con Hanna sui motivi per cui sono qua.
E' difficile fare discorsi profondi in una lingua che non è la tua, specie quando non la conosci bene e sei con una persona che conosci da un giorno, ma quando riesci, e ti senti capito, non ha prezzo.
Domenica sono stato all'Auckland museum. Nettamente degno di nota l'artigianato Maori, particolare, intenso, credo farebbe faville in Italia.
Sono quindi già a buon punto con i business. Import-export di artigianato maori verso l'italia e import-export di biciclette in direzione nuova zelanda.
Magari biciclette cinesi! Questa mi sembra molto buona.
Stamattina Isabella, gran pezzo di brasiliana di origini calabresi, ha accompagnato me e Fumika, timida e carina giapponesina di Tokio, al primo giorno di scuola.
Qui mi ha accolto Cristina, che non so di dove sia ma è il conselour, e mi hanno fatto i test. Sorprendetemente (per me e anche per la tizia) ho ottenuto un alto punteggio nel test di grammatica.
Come al solito, vado molto meglio nello scritto che nel parlato.
Poi c'è stata la fase della paura, tipo vi avevano detto che in nuova zelanda non c'è criminalità ma invece c'è state attenti a voi e alla vostra roba, il sole è molto pericoloso usare sempre protezione 30 o più...
A pranzo Cristina mi ha un po spiegato come fare il conto in banca e qualche altra informazione utile. Ho mangiato un po di sushi a 4.90$ e sono andato alla mia prima lezione dal teacher Julian (Julz per gli amici e mi ricorda tanto Gioele).
Vi do i nomi e lo stato dei miei compagni di corso per fare una panoramica: Ji Gu, Caesar e Boram dalla Corea del Sud, Stefan dalla Svizzera, Priscila dal Brasile (che mi ricorda un po' l'Arianna), Yuki e Mariya dal Giappone, Alesas dalla Nuova Caledonia, Cydrinn dal Belgio, Radek della Repubblica Ceca e Carolina da non-so-dove.
Non so se questo elenco vi dice qualcosa. Per me è stata un'esplosione di impressioni, di bellezze diversa, di modi di esprimersi.
La lezione non è stata facile, ma mi è piaciuta un sacco. Subito dopo ho scoperto che il lunedì c'è la partita di soccer come lo chiamanmo qui. Non avevo ricambi, scarpe nè acqua, ma potevo aspettare una settimana ancora, proprio mentre il sole iniziava a fare capolino ?
così ho messo i miei piedi nudi sull'erba già asciutta, ho giocato a petto nudo nonostante il pericolossisimo sole di Auckland. A un certo punto mi sono sentito come in prestito, del tipo "tanto tra poco me ne vado" ed è una brutta sensazione, perché è una trappola che non ti fa vivere appieno.
Allora, anche se mi faceva male un piede, sono tornato in campo e ho dato l'anima, perché è così che si fa.
Infine, mi sono disteso sull'erba a gustarmi quel sole pericolosissimo (l'ironia, per chi non lo capisce, è per chi alimenta la paura) e mentre mi accingevo a capire dov'ero e a come fare per tornare a casa dall'altra parte della città, due ragazze mi hanno riportato a casa.
Per fortuna (?), perché con il piede gonfio e senza sapere qual'era il bus da prendere, non sarebbe stato facile.
Stasera Ji Gu, il mio compagno di classe che abita sotto di me, mi ha fatto assaggiare un po' di cibo coreano e non male. Ji Gu è un ragazzo gentilissimo e divertente, proprio una bellissima persona.
Sebastian mi ha preparato un'insalatona per cena e io non ho dovuto far altro che docciarmi e attaccarmi al computer.
Cosa volete che vi dica. A me pare proprio che il mondo sia un bel posto e che la gente sia perlopiù bella gente.
Ma guardando la TV e leggendo i giornali a uno può venire in mente anche il contrario.
Mi manca la mia chitarra, ho voglia di cantare.



2 commenti:

  1. Ciao Nic,
    riprendo i tuoi commenti sulla partita… mentre quella volta che abbiamo giocato a calcio al parco iris eri con tre noiosi padovani invece che con la selezione all the world… ah, che forme di razzismo, vero asto? :-)
    Apprendo con piacere che la casa è perfettamente isolata e impermeabile… oserei dire, anche resistente agli uragani!!! :-)
    Hai rischiato che ti rubacchiassero? Dai racconta…
    “Cosa volete che vi dica. A me pare proprio che il mondo sia un bel posto e che la gente sia perlopiù bella gente.”. Figata Nic questa tua affermazione. Da sicuramente speranza e ottimismo a tutti noi.
    Voglia di cantare? Giovedì sera, o mattina per te, ti colleghiamo tramite Skype e starnazzi un po’ con noi… ti va?
    Sei forte!

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  2. Bhe, non c'è paragone con i 4 "sfigati" ;D del parco Iris. Vuoi mettere la selezione All The World!!! Quante persone diverse che puoi conoscere. E senza girare troppo! Sei fortunato. Riguardo al mondo e alla sua bellezza, ne ero già convinto, e tu me lo confermi. Infatti vorrei non guardare più la televisione e leggere i giornali! Sono stanco di tutte queste storielle di gente mediocre. Non vale la pena! Invece è molto meglio leggere questo blog e capire davvero com'è fatto il mondo e quante persone fantastiche lo abitano.
    Riguardo al Sole, stai attento, perché lì c'è il buco dell'ozono e rischi grosso.

    Ciao

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