lunedì 28 febbraio 2011

Goodbye Auckland


I said "goodbye" many times in the last few months. Now i say "goodbye" again.
It's strange, because I’m feeling at the same time sad and happy.
Sharing my food, my thought, my life in these weeks has been wonderful. It was hard, because my communication was very slow, but i did it.
I met friendly, lovely people from every country of the world.
I think that if it's possible enjoy every day with people from every country, if it's possible play soccer together, getting drunk together, laughing together, every day, a different world is possible.
I think that everyone in this school has a responsibility, has to tell to his friends, to his family, to everyone else that a different world is possible and it is near here, because we know it.
Different beauties, same humanity, i enjoyed very much.
I felt at home.

I think that everyone wants to feel at home. I believe that "home" is where i can feel in peace, feel be loved. I believe that the only true home that i can really find is inside me where I’m loved from the only true Father.
Now I know that I’m really son of my Father and my Father loves me deeply. Before someone told me it, but now I know it. I cried. I cry every time I remember it.

Now, I said, I say goodbye again. Goodbye Auckland, friends, safeties.
Someday ago i couldn't say goodbye to my grandmother.
Many people said goodbye forever in Christchurch.
I’m wrong ? I’m feeling my fear, many fears scream at my earns, my heart is in trouble but, I think, I have to go. I have loaded my too big bags and I’m going to Wellington, and then Picton and the Marlborough sounds.
And the Word say “So do not worry and say, 'What are we to eat?' or 'What are we to drink?' or 'What are we to wear?' All these things the pagans seek. Your heavenly Father knows that you need them all.”



Ho salutato molte volte negli ultimi mesi. Ora lo faccio ancora.
E' strano, perché mi sento allo stesso tempo triste e felice.
Condividere il mio cibo, il mio pensiero, la mia vita in queste settimane è stato meraviglioso. E stata dura, perché la mia comunicazione era molto lenta, ma l'ho fatto. Ho incontrato gente bella e amichevole da ogni paese del mondo.
Penso che se è possibile godere di ogni giorno con persone di ogni paese, se è possibile giocare a calcio insieme, ubriacarsi insieme, ridere insieme, ogni giorno, un mondo diverso è possibile.
Penso che ognuno in questa scuola abbia una responsabilità, deve dire ai suoi amici, alla sua famiglia, a tutti gli altri che un mondo diverso è possibile, ed è qui vicino. Noi lo sappiamo. Diverse bellezze, stessa umanità, mi sono divertito molto.
Mi sono sentito a casa.

Penso che tutti vogliono sentirsi a casa. Io credo che "casa" sia un posto dove mi sento in pace, dove mi sento amato. Credo che l'unica vera casa che posso realmente trovare è dentro di me, dove sono amato dall'unico vero Padre.
Ora so che sono davvero figlio di mio Padre e mio Padre mi ama profondamente. Prima era solo un pensiero vago, ma ora lo so. Ho pianto. Piango ogni volta che lo ricordo.

Ora, dicevo, dico addio di nuovo. Addio Auckland, amici, sicurezze. Qualche giorno fa non ho potuto dire addio a mia nonna. Molta gente ha detto addio per sempre a Christchurch.
Sto sbagliando? Sento la mia paura, molte paure gridare alla mie orecchie, il mio cuore è in subbuglio ma credo di dover andare.
Ho caricato le mie borse troppo grandi e sto andando a Wellington, e poi Picton e i Marlborough sounds.
E il Parola di domenica che dice "Non affannatevi dunque dicendo: 'Che mangeremo?' o 'Che cosa berremo?' o 'Che cosa indosseremo?' Di tutte queste cose si preoccupano i pagani. Il Padre vostro celeste sa che ne avete bisogno".

2 commenti:

  1. Grazie Nic, grazie per la tua esperienza, grazie che ce la condividi, che ci scrivi le tue impressioni, quello che hai sentito e che continui a sentire ogni giorno. Tutto ciò da molta speranza e in me suscita tanta voglia di radicalità, di vivere, di giocarmi fino alla fine! Ogni tanto la società in cui vivo mi riassorbe, mi rintontisce… le tue parole suonano ora come un grande “Svegliaaaa!” urlatomi nelle orecchie… l’ennesimo “sveglia” che mi arriva dal cielo. Anch’io credo come te che l’unica vera casa sia dentro di noi… un luogo super accogliente, dove posso sentirmi amato, non giudicato, in pace, dove tutto va bene indipendentemente da quello che c’è attorno. Credo che non ci sia niente di più bello che essere figlio, figlio di un Padre celeste ben più grande e magnifico di noi, che è pronto a prenderci per mano… forse è anche perché hai preso la sua mano che le tue impronte sulla sabbia sono leggere! ;-)
    Ti stimo Nic, hai il coraggio di sperimentare questa Provvidenza di cui parli, hai il coraggio di rischiare.. e il fatto che tu abbia paura ti rende ancor più onore!
    Un abbraccio

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  2. Ti seguo Nicola, per me in questo momento sei come la vedetta che ha gridato "terra" a Cristoforo Colombo!
    Aldilà delle metafore, mi da speranza e sicurezza leggerti, continua...Ti seguirò e probabilmente ti raggiungerò.

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